Crif-Eurisc: cos’è e come fare la richiesta online della visura
Tra le varie banche dati di natura creditizia, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da Crif, è sicuramente uno dei più importanti.
Fa parte dei quattro SIC autorizzati ad operare in Italia (insieme a CTC, Experian ed Assilea), di cui ti ho già parlato in linea generale nell’articolo sulle centrale rischi private.
Ma entriamo ora nel dettaglio…
Crif spa – Bologna
Il gruppo Crif viene costituito nel lontano 1988 a Bologna dall’iniziativa di un gruppo di imprenditori privati, che hanno coinvolto nell’iniziativa 6 Istituti di credito con sede in Emilia Romagna.
Crif spa è stata la prima società ad introdurre in Italia un sistema di Informazione creditizie nel lontano 1997.
Nel 2011 è diventata la prima società italiana autorizzata all’emissione di rating per le aziende.
Crif, oltre a gestire la banca dati Eurisc che trattiamo in questo articolo, si occupa inoltre di:
- Prevenzione e gestione del rischio commerciale per le imprese;
- Identificazione di potenziali clienti in Italia e all’estero;
- Servizi di recupero crediti.
Il gruppo Crif, ad oggi presente in oltre 50 paesi nel mondo, fornisce servizi a:
- Oltre 6.500 banche e finanziarie;
- 55.000 imprese;
- 310.000 consumatori
per un fatturato complessivo di oltre 500/milioni di euro.
Eurisc: la banca dati creditizia gestita da Crif spa
Quasi sconosciuta come Eurisc, questa centrale rischi privata è sicuramente la più conosciuta dai consumatori con il termine Crif (o erroneamente come Criff).
Eurisc è una banca dati gestita da Crif, che aggrega tutte le informazioni relativamente all’indebitamento della clientela delle banche e finanziarie che hanno aderito al servizio.
Questa banca dati è infatti fondamentale per una corretta valutazione del merito creditizio della clientela in fase di:
- Nuova richiesta di accesso al credito (ad esempio fido di conto corrente, prestito, mutuo casa, carta di credito);
- Monitoraggio mensile del rischio delle operazioni in essere.
Non ho trovato precisi, ma ho la ragionevole sensazione che oltre il 80% degli intermediari creditizi aderisca a questo servizio: non riesco ad immaginare una banca che valuta il merito creditizio dei clienti, senza consultare questa banca dati (come integrazione della centrale rischi Banca d’Italia).
Il codice deontologico dei SIC prevede inoltre che il cliente finale (sia esso privato o azienda) possa accedere a queste informazioni per verificare, a propria tutela, le informazioni che lo riguardano.
Come richiedere la tua visura Crif online
Come ti ho accennato prima, la banca dati Crif è una fonte di informazioni imprescindibile per la banca.
Anche se conosciuta come la banca dati dei cattivi pagatori, da una statistica di Crif emerge che il 95% delle informazioni sono positive e solo il 5% delle restanti informazioni sono relative a clienti insolventi.
La richiesta della visura crif è una procedura online molto semplice e guidata.
Vediamo come accedere ai tuoi dati in Crif:
1. Modulo richiesta Crif per consumatori
Se sei un privato, ho ottime notizie per te: in base alla Normativa Europea sulla Protezione dei dati 2016/679, puoi accedere gratuitamente ai tuoi dati in Crif.
Seguendo la procedura di richiesta crif per persone fisiche potrai inoltrare la tua richiesta in tre semplici fasi:
- Compila il modulo di richiesta Crif Online, indicando i dati che ti vengono richiesi;
- Stampa e firma di pugno il modulo;
- Carica nel sito (o inoltra via email) i seguenti documenti:
- il modulo di richiesta da te firmato;
- una copia leggibile di un tuo documento di identità valido(carta d’identità, patente o passaporto);
- copia del tesserino del codice fiscale.
A questo punto devi solo aspettare la risposta da Crif, che riceverai via email entro 30 giorni.
2. Richiesta Crif per aziende
A differenza della richiesta per i privati, in questo caso devi sostenere un costo, che ammonta a:
- 4 euro (IVA inclusa), nel caso siano presenti informazioni (Crif cita una sentenza del Tribunale civile di Bologna n° 2841/14);
- 10 euro (IVA inclusa), nel casoinvece non siano presenti informazioni (per l’addebito di questo contributo Crif cita il provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali del 23 dicembre 2004, n° 14).
Il pagamento potrai effettuarlo dopo aver ricevuto la visura crif seguendo le istruzioni (puoi pagare con carta di credito oppure recandoti presso un negozio Sisal Pay).
Segui la procedura di richiesta azienda per inoltrare la tua richiesta crif online, seguendo questi semplici step:
- Compila il modulo di richiesta online con i tuoi dati e quelli della tua azienda;
- Stampa e firma di pugno il modulo Crif di richiesta;
- Carica nel sito (o inoltra via email):
- il modulo di richiesta a CRIF firmato dal legale; rappresentante dell’azienda
- una copia della visura camerale; completa dell’azienda
- una copia del documento di identità valido del legale rappresentante;
- una copia del tesserino del codice fiscale.
A questo punto devi solo aspettare la visura crif della tua azienda che riceverai, come previsto dalla normativa, entro 30 giorni dalla richiesta.
Tempi di conservazione dati in Crif
La banca dati Crif, alla pari gli altri SIC autorizzati ad operare in Italia, deve sottostare al “Codice Deontologico SIC”, che prevede i tempi di conservazione dei dati.
Ti riporto di seguito le regole di conservazione dei dati, previste per ogni specifica situazione:
Richieste di finanziamento comunicate dai partecipanti 180 giorni dalla presentazione delle richieste medesime, qualora l’istruttoria lo richieda, o 90 giorni dalla notizia al SIC di aggiornamento con l’esito di rifiuto della richiesta o di rinuncia della stessa; Ritardi di pagamento non superiori a due rate o due mesi poi regolarizzati 12 mesi dalla data di registrazione dei dati relativi alla regolarizzazione, sempreché in tale intervallo di tempo non siano registrati dati di ulteriori ritardi o inadempimenti; Ritardi di pagamento superiori a due rate o due mesi poi regolarizzati 24 mesi dalla data di registrazione dei dati relativi alla regolarizzazione, sempreché in tale intervallo di tempo
non siano registrati dati di ulteriori ritardi o inadempimentiDati negativi (ossia morosità, gravi inadempimenti, sofferenze) non successivamente regolarizzati 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale del rapporto oppure, in caso di altre vicende rilevanti in relazione al pagamento, dalla data in cui è risultato necessario il loro ultimo aggiornamento, e comunque, anche in
quest’ultimo caso, al massimo fino a 60 mesi dalla data di scadenza del rapporto, quale risulta dal contratto;Dati positivi di rapporti esauriti con estinzione di ogni obbligazione pecuniaria 60 mesi dalla data di cessazione del rapporto o di scadenza del contratto, ovvero dal primo aggiornamento effettuato nel mese successivo a tali date. I dati relativi a rapporti svoltisi positivamente possono essere conservati ulteriormente qualora siano presenti altri rapporti con dati negativi non regolarizzati.
Cattivi pagatori: è possibile cancellare i dati in crif?
Preferisco essere diretto…
Se stai leggendo questo articolo perchè hai saputo di avere una segnalazione negativa e vorresti cancellare le informazioni… non è possibile.
Se fosse così facile fare cancellazioni quando ci sono segnalazioni negative, non avrebbero ragione di esistere queste banche dati.
Ci sono solo specifiche situazioni in cui possono essere cancellate le segnalazioni:
- Segnalazioni errate;
- Informazioni negative segnalate nel SIC che sono illegittime in quanto prive di segnalazione preventiva o altre anomalie.
Devo ammettere però che vale la pena fare un’attenta analisi della situazione specifica e verificare se sono presenti anomalie nella procedura di segnalazione della banca.
In tal caso si può agrire con la richiesta di rettifica ed il ripristino della tua “reputazione bancaria”.
Nel caso volessi approfondire, puoi compilare il modulo di contatto per parlare con un nostro consulente.
Vuoi un primo confronto sulle segnalazioni in Crif per sapere se possono essere cancellate?